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Georg Kaser interviene nel Consiglio comunale di Bolzano

Mercoledì 30 novembre 2022, ore 18.00 – 19.00

Georg Kaser, glaciologo e autore dell’IPCC, ha coordinato e guidato scientificamente il processo del Consiglio delle cittadine e dei cittadini per il clima in Austria. È anche cofondatore del Patto per il Futuro dell’Alto Adige. Ora è stato invitato a un’audizione dal Consiglio comunale di Bolzano.

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10.12. → sciopero per il clima • 11:00 Prati del Talvera

La trasformazione ha bisogno di molti! Aderisci anche tu! Ci troviamo a Bolzano domani venerdì, 10 dicembre, alle ore 11:00 sui Prati del Talvera. Per sottolineare gli obiettivi delle politiche sul clima e per divertirci in mezzo alla neve. Scopri di più sul sito web di Climate Action Southtyrol, che comprende anche il Patto per il Futuro. Lì puoi firmare 12 richieste essenziali. Inoltre, riassumiamo qui i punti importanti dal punto di vista dello Patto per il Futuro.

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Il Patto per il futuro si riposiziona

Da aprile 2020 lavoriamo ad una proposta concreta su come affrontare un cambiamento urgente e di vasta portata verso un futuro sostenibile in Alto Adige. Un futuro a prova di crisi, solidale e partecipativo. Un consiglio dei cittadini e delle cittadine, in collaborazione con i consigli settoriali e il consiglio per il futuro, avrà il compito di stilare e monitorare le misure più importanti,  seguendone poi gli ulteriori sviluppi. Il consiglio dovrebbe essere libero da interessi di lobby e di potere. Caratterizzato da una partecipazione autentica che va oltre la semplice informazione, una struttura trasparente che renda chiaro a tutte e tutti i partecipanti come si svolgerà il processo, nel quale i partecipanti discutono ed elaborano i risultati, e una definizione anticipata di cosa succederà ai risultati del processo in modo da renderli vincolanti.

Abbiamo cercato con diplomazia e insistenza di convincere il governatore e il commissario per la sostenibilità del valore di questo percorso. 

Siamo stati ascoltati, ma la nostra proposta di concludere un patto per il futuro con la popolazione, per far fronte alle sfide del secolo che ci attende, non è stata accolta. Abbiamo imparato che persuadere i politici a fare la cosa giusta con delle buone proposte non funziona. È necessario quindi formare un’ampia alleanza di organizzazioni e persone in modo da avviare insieme un cambiamento desiderabile. Stiamo innescando un dialogo con altri gruppi in modo da definire come questo movimento possa essere attivato. Anche internamente ci stiamo già ristrutturando di conseguenza. I gruppi di lavoro ACTION e REACTION sostituiranno il Supporter Circle e il Policy Circle. Il Media Circle rimarrà e stiamo cercando rinforzi e partner. Se vuoi dare una mano, contattaci via e-mail o visita il nostro prossimo incontro Patto • Contatto il 24 novembre 2021 dalle 18:00 alle 19:00. Scopri di più qui.

Il cammino verso un buon futuro per tutti ha bisogno di molti! Quindi, sostenete il Patto per il Futuro e conquistate più sostenitori:

 
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Le attiviste del referendum austriaco per il clima raccontano

Per permettere al maggior numero possibile di austriaci e austriache di partecipare al ripensamento necessario della nostra società, un gruppo di attivisti ambientali austriaci ha lanciato il referendum sul clima 2020. 380.000 tra cittadine e cittadini hanno firmato per una protezione del clima ampia e rapida. In questo modo, hanno convinto i politici a cambiare strada rispetto ad una debacle climatica annunciata. 

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Un cambiamento profondo attraverso la partecipazione: (Come) è possibile in Austria?

Un cambiamento profondo attraverso la partecipazione: (Come) è possibile in Austria?

Tavola rotonda di giovedì 23 settembre 2021, dalle 18 alle 20

Iniziamo l’autunno a vele spiegate, il vento viene dall’Austria. Con il referendum sul clima 2020, quasi 400.000 cittadini hanno costretto i politici a cambiare la rotta nella protezione del clima. Ora le richieste centrali della popolazione poste dal referendum sul clima, cioè l’introduzione di un consiglio e un gabinetto per il clima, e la garanzia del “miliardo di protezione climatica” entro il 2030, devono essere attuate. 

Alla tavola rotonda di giovedì 23 settembre 2021, avremo come ospiti due coordinatori del nuovo Consiglio del clima: le dottoresse Ines Omann e Katharina Rogenhofer. In una discussione moderata, impareremo come sarà strutturato il Consiglio per il Clima, che cosa dovrebbe ottenere, quali difficoltà dovevano e devono essere superate, e come si relazionerà con la politica. Una delle domande su cui verterà il dialogo sarà: come può questa storia di successo dare nuova forza alla domanda di partecipazione dell’Alto Adige? E come si relaziona il percorso partecipativo con il percorso democratico diretto?

Un cambiamento profondo attraverso la partecipazione: (Come) è possibile in Austria?

Tavola rotonda di giovedì 23 settembre 2021, dalle 18 alle 20

Zoom-Meeting

Link YouTube

Sul podio di Zoom: 

  • Dr.ssa Ines Omann, ricercatrice sulla sostenibilità, facilitatrice di processi e coordinatrice del Consiglio austriaco sul clima.
  • Katharina Rogenhofer, autrice, attivista per il clima e portavoce della Climate People’s Initiative
  • Sabina Frei, designer di processi partecipativi e co-fondatrice del gruppo d’iniziativa Patto per il Futuro dell’Alto Adige

Moderazione: Gabriele Crepaz

L’esempio dell’Austria dimostra: un cambiamento profondo ha bisogno di molti. Quindi, per favore, partecipate di nuovo e motivate gli altri a partecipare.

 
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Concentrarsi sull’essenziale: Trasformazione attraverso la partecipazione

Ritiro estivo del Gruppo di Iniziativa Patto per il Futuro – i nostri passi nei prossimi dodici mesi.

È stata un’estate calda. Il rapporto mondiale sul clima dell’IPCC è uscito con la catastrofica notizia che la terra si sta riscaldando più velocemente di quanto ipotizzato in precedenza, il governo provinciale altoatesino ha presentato la sua Strategia di sostenibilità 2030, e inondazioni, ondate di calore, incendi boschivi e smottamenti hanno reso la crisi climatica chiaramente percepibile a tutti. In mezzo a tutto questo, il gruppo d’iniziativa Patto per il Futuro si è riunito per un ritiro estivo il 14 agosto. L’obiettivo: mantenere il sangue freddo e definire azioni concrete con cui l’iniziativa popolare Patto per il Futuro può dare peso alla sua richiesta di trasformazione attraverso la partecipazione nei prossimi sei o dodici mesi.

In poche parole, questi sono i nostri principi: 

  • La trasformazione della società è l’obiettivo, la partecipazione è il modo per raggiungerlo.
  • La partecipazione dei cittadini e delle cittadine va di pari passo con uno spostamento del potere politico e di maggiori responsabilità nelle loro mani. 
  • Come gruppo d’iniziativa PF, siamo cittadine e attori corresponsabili, ma non fornitori di servizi, cioè non cerchiamo di essere commissionati dai politici.

E altrettanto brevemente – le cose da fare per i prossimi dodici mesi: 

  • La strategia di sostenibilità della governo provinciale, che sarà presentata nel luglio 2021, è il punto di partenza per la nostra discussione (“primo impatto”), e i politici si aspettano input su di essa. Commenteremo i singoli campi d’azione e parteciperemo alle riunioni organizzate dal governo statale o le utilizzeremo per chiarire la nostra posizione.
  • Partecipazione – è così che funziona! La partecipazione dei cittadini e delle cittadine è ancorata uno degli obiettivo nel piano di sostenibilità del governo statale. Abbiamo chiari criteri di qualità su come la partecipazione debba essere messa in atto in modo che possa funzionare davvero, dovrà essere genuina, strutturata e vincolante. Questi criteri faranno anche parte del metro con cui misureremo la serietà del governo provinciale nei confronti della partecipazione dei cittadini. 
  • Le idee hanno successo quando vengono comprese rapidamente. In futuro, faremo affidamento su elementi descrittivi ancora più inclusivi e chiari nella nostra comunicazione.
  • Stiamo sondando se, insieme ad altri partner per l’Alto Adige, dovremmo elaborare un referendum su un “Consiglio futuro di cittadini e cittadine“, sulla base della legge esistente sulla partecipazione.

Come gruppo d’iniziativa, siamo felici di trainare il discorso. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di voi per portare con entusiasmo i nostri obiettivi comuni nei villaggi, nelle città e nei quartieri, nelle famiglie e nei club, negli uffici e nelle scuole, nelle strade e nelle lobby.

Il futuro lo facciamo tutti e tutte insieme. Abbiamo bisogno della tua firma e della tua voce. Vogliamo farci sentire ed essere coinvolti. 

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E il ruolo dei Media?

Cosa può stimolare i Media a parlare quotidianamente della crisi climatica?

 Questa è stata la questione centrale di un workshop in due parti organizzato dall’iniziativa Zukunftspakt – Patto per il Futuro in maggio e giugno nell’ambito del programma di formazione dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige/Suedtirol, con il titolo:  Der Titel der Workshops: Clima e società in transizione  – by design or by disaster? – Il ruolo dei media nel dibattito pubblico e nei processi decisionali.

Trenta tra giornalist* e pubblicist* hanno partecipato al workshop. Nella prima parte abbiamo fornito una panoramica generale dello stato delle conoscenze scientifiche e dell’impatto della crisi climatica in Alto Adige, mentre la seconda è stata dedicata alla protezione del clima e alle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici; in un modulo speciale è stato poi discusso il tema della trasformazione attraverso la partecipazione, in cui abbiamo discusso il modello di partecipazione dell’iniziativa Zukunftspakt – Patto Futuro.

Entrambi i workshop consistevano in un approfondimento tematico con le presentazioni di Georg Kaser (ricercatore sul clima e autore dell’IPCC), Marc Zebisch (Direttore dell’Istituto per l’osservazione della Terra – EURAC Research, e Sabina Frei (Facilitatrice e Designer di processi di partecipazione) e una parte interattiva, il tutto con la moderazione di Gabriele Crepaz (giornalista ed esperta di content marketing).

Le conclusioni del workshop sono che sul tema della crisi climatica (e delle sue conseguenze catastrofiche) i media cercano storie positive ed esempi concreti che offrano la prospettiva di soluzioni possibili. C’è anche bisogno di una migliore interazione tra la scienza e i media. I risultati scientifici dovrebbero essere presentati in modo comprensibile e i messaggi chiave dovrebbero essere chiaramente identificati in termini di causa ed effetto.Un primo risultato del nostro workshop è l’articolo I media e la crisi climatica: il fallimento di un’intera industria. Grazie Manuel Grebenjak! E anche The Guardian pensa che i media debbano farsi avanti sulla questione. Leggete qui.

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Imparando dal Round Table ‘Real Recovery Together’

L’11 marzo 2021, dalle 18:00 alle 20:00, si è svolta la Tavola Rotonda ‘Real Recovery Together‘. Erano circa 100 i partecipanti attivi che si sono collegati con Zoom e quasi 180 ci seguivano su youtube. Volevamo utilizzare l’opportunità del “Recovery Plan” per mostrare come dovrebbe essere un processo di “ripresa” degno di questo nome, quale strumento necessario per il cambiamento verso una società sostenibile, resiliente e solidale.   A nostro avviso, un cambiamento vero può essere realizzato solamente insieme. Trasformazione attraverso la partecipazione.

Abbiamo ricevuto molti feedback e parole incoraggianti come “ispirante, persino confortante in tempi di distanziamento sociale” ma anche critiche come “troppo ingessato”, “poco critico e troppo morbido” e “linguaggio troppo raffinato, troppo elitario”. Impariamo dalle critiche e allo stesso tempo ci sentiamo incoraggiati a continuare. Il lavoro per il Patto per il Futuro ci coinvolge e ci ispira, e anche se richiede molto impegno, vogliamo raccogliere in questo post i vostri consigli e mettere in pratica quello che abbiamo imparato. 

Di cosa si occupa il Patto per il Futuro?

Per tutti coloro che per la prima volta partecipavano ad un evento del Patto per il Futuro, Emilio Vettori ha riassunto sinteticamente cosa, di cosa si occupa e cosa sta sostenendo la nostra iniziativa.

Il “Recovery Plan”: c’è spazio per fare di più!

Sonja Gantioler (eurac, Scientists for Future) ha illustrato brevemente l’attuale Recovery Plan dell’UE e quello presentato in Alto Adige ( Slide PDF). Ha sottolineato le strutture di base e ha evidenziato carenze in termini di cambiamento socio-ecologico, termine spesso usato retoricamente dai politici. Nella sua natura sobria e scientifica, la critica non è stata percepita chiaramente da tutti.

ARE WE BUILDING BACK BETTER
ARE WE BUILDING BACK BETTER? si chiedono scienziati/e del Global Recovery Observatory dell’Università di Oxford, dimostrano che nella maggior parte dei casi  non è così – soprattutto non in Italia, come mostra il diagramma. Il Green Recovery Tracker mostra dove si posizionerebbe l’Alto Adige e quanto sono “verdi” i piani di recupero all’interno dell’UE.

Oltre alla presentazione scientifica, attenta e pesata, in futuro ci impegneremo a formulare critiche e prese di posizione più chiare. Fondamentalmente, come gruppo di iniziativa del Patto futuro, vogliamo concentrarci sulla nostra missione principale: stabilire un efficace processo di trasformazione partecipata a lungo termine. Abbiano le idee chiare su altre misure e decisioni (politiche), come sono state formulate nel “Recovery Plan” (anche opinioni molto diverse all’interno del nostro gruppo). Ma la critica pubblica non è la nostra missione principale – la trasformazione attraverso la partecipazione – e ci affidiamo a chi lo sa fare meglio, come ad esempio il Movimento per la giustizia climatica, nonché ai gruppi e alle organizzazioni che sostengono una società giusta e inclusiva, ecosistemi intatti, agricoltura ecologica, più democrazia, un’economia orientata agli interessi pubblici e altre dimensioni del cambiamento. Vediamo tutte queste forze come forze portanti nella lotta per un profondo cambiamento (vedi grafico). Per questo abbiamo partecipato anche alla conferenza stampa di un’ampia alleanza che chiedeva “una discussione pubblica trasparente e una decisione” sul Recovery Plan in Alto Adige (comunicato stampa e rassegna stampa).  

Aus der Dolomiten vom 24. März 2021
Dolomiten del 24 marzo 2021

Il nostro contributo è l’indicazione che un vero e proprio “piano di ripresa” debba anche fornire i fondi per consentire un processo di partecipazione vincolante e a lungo termine, al fine di plasmare congiuntamente la trasformazione socio-ecologica. Ciò non è previsto – almeno fino ad ora dal Recovery Plan dell’Alto Adige.

Da richieste e progetti pionieristici a profondi cambiamenti strutturali attraverso la cooperazione tra cittadini ed esperti di tutti i settori.

Il processo di trasformazione partecipata

Sabina Frei e Kris Krois hanno presentato il piano del Patto per il 

Futuro per un processo di trasformazione partecipata. Abbiamo dimostrato come un gruppo di cittadini ed esperti possa lavorare insieme per sviluppare un piano di sostenibilità, come un Consiglio per il Futuro / Zukunftsrat possa costantemente monitorarlo e aggiornarlo. Si trattava anche di mostrare come i risultati possano essere resi vincolanti e attuati. Dai riscontri e dalle conversazioni ci siamo resi conto che tutto questo non è facile da capire. In futuro ci prenderemo più tempo per raggiungere questo obiettivo e anche per cercare di utilizzare un linguaggio più chiaro e comprensibile.

Slides (PDF)

Conversazioni con Arno Kompatscher & Co

A dicembre abbiamo presentato ad Arno Kompatscher e al responsabile della sostenibilità Klaus Egger il nostro progetto per un Patto per il Futuro e sono seguiti ulteriori colloqui.  Reinhard Feichter ha riferito che il governatore è stato davvero entusiasta e ha sottolineato che questo processo dovrebbe essere possibile nel quadro della nuova legge sulla partecipazione dei cittadini. Per quanto positiva sia stata la prima conversazione, non molto è stato fatto concretamente nei colloqui di follow-up. Continuiamo a seguire la questione.

Come andare avanti?

Daniel Defranceschi ha descritto in modo semplice i prossimi passi:

  • Crescita organica: Una nuova struttura che permetta a più sostenitori e sostenitrici di partecipare efficacemente (circoli sociocratici/gruppi di lavoro).
  • Patto Contatto • Pakt Kontakt, ogni primo mercoledì del mese dalle 17:30 alle 18:30 tutti gli interessati hanno la possibilità di intervenire e di discutere le loro questioni, preoccupazioni e idee sul Patto per il Futuro, di pensare a come sviluppare una sempre più forte cooperazione o di scoprire in quali altri modi possono partecipare attivamente.   Prossimo appuntamento: 7 aprile 2021. Leggi di più qui.
  • Dibattito pubblico: sono già programmate altre 5 tavole rotonde nel 2021 e altre attività di networking; Prossima tavola rotonda il 13 maggio 2021.

Più sostenitori e sostenitrici! Per fare pressione abbiamo bisogno di molte più persone che possano contribuire a incoraggiare altri a sostenere il Patto per il Futuro.

 

I ‘Vision Tables’

Nella parte interattiva della serata ci siamo divisi in “Vision Tables”, in cui sono state discusse idee di cambiamento in cinque settori. L’idea alla base di tutto ciò è che vogliamo consentire di sperimentare ciò che dovrebbe accadere più avanti in un processo di più lungo respiro. Nell’interazione tra persone diverse sorgono idee entusiasmanti, i conflitti possono essere chiariti e si crea una conoscenza comune. Oltre a una buona moderazione, input competenti e rappresentazioni visive ci vuole anche del tempo per fare questo. Un sacco di tempo. Con soli 40 minuti a disposizione, eravamo un po’ sotto pressione, che alcuni hanno percepito come intensità produttiva e altri solo come fonte di stress. Se la qualità delle idee soffre da un lato della pressione del tempo, dall’altro è sorprendente quanto di interessante possa venire alla luce in soli 40 minuti. Cosa può succedere in 4 mesi? – in un processo ben strutturato, con risorse dedicate per finanziare il sostegno professionale ai processi e consentire a tutti di partecipare nel tempo, al fine di trasmettere i risultati in modo generalmente comprensibile e, in ultima analisi, di riversarli in proposte legislative?Torniamo ai 40 minuti: di cosa si è discusso e cosa è stato presentato?   Le note visive e alcune parole concise ne forniscono una panoramica:

Vision Table 1: Partecipazione e Trasformazione

Con Sabina Frei & Kris Krois, Visualizzazione: Matteo Pra Mio

Vision Table 1: Partizipation & Transformation
PDF

Il gruppo di iniziativa Patto per il Futuro delinea la questione del “come” sviluppare in modo partecipativo il nuovo piano di sostenibilità provinciale. Tuttavia, rimangono senza risposta molti dettagli importanti, per i quali ci sono diverse proposte, ma che non sono (ancora) ben definite. Resta essenziale che tutte le questioni siano riviste nel contesto di un concetto globale coerente.

Alcune di queste sono state discusse in questo Vision Table.

  • La scelta dei cittadini che partecipano al Circolo per il Futuro deve essere equa e comprensibile. La casualità è un buon approccio. In questo caso è importante che vengano selezionati casualmente da un gruppo di persone che lo hanno chiesto esplicitamente e che supportino la loro disponibilità con buone idee. In alternativa la selezione può essere fatta tra tutti i cittadini altoatesini.  Ci sono buoni argomenti a supportare entrambi gli approcci.
  • La selezione degli esperti per i Circoli professionali può essere effettuata anche in modo diverso: il Circolo per il Futuro determina quali specialisti lavorano nei singoli Circoli professionali; gli specialisti possono candidarsi e vengono quindi designati; gli specialisti presentano le motivazioni alla base della loro candidatura e viene effettuata una selezione. Anche in questo caso vi sono ulteriori questioni di dettaglio che devono essere chiarite.
  • La moderazione del Circolo per il Futuro e dei Circoli professionali è centrale. Deve soddisfare elevati standard professionali e gestire bene i conflitti.

Tutte le fasi e gli elementi del processo partecipativo per lo sviluppo del piano di sostenibilità devono essere costruiti e comunicati in modo trasparente.

Vision Table 2: Società giusta e solidale 

PDF

Impulsi: Gaia Palmisano & Sepp Kusstatscher, Moderazione: Emilio Vettori & Erwin Demichiel, Visualizzazione: Maria Pasqualini

Inoltre, Sepp Kußtatscher scrive

“Dopo un lungo avanti e indietro, mi sono limitato a due idee fondamentali nella preparazione del tavolo per una “società giusta e solidale”.

Se vogliamo davvero realizzare qualcosa di davvero sostenibile non dobbiamo pensare al denaro del Recovery Fund, che deve essere speso principalmente per gli investimenti, ma a come la nostra società possa diventare più giusta, più pacifica e più felice.

Da qui i miei due punti:

  1. La Res Publica deve diventare/rimanere in grado di agire. Gli Stati indebitati non possono finanziare / mantenere / costruire uno Stato sociale, promuovere l’istruzione e la cultura, finanziare sistemi sanitari, garantire la pace… Per questo, la politica ha bisogno di prendere il sopravvento e di avere margine di manovra. Ciò è possibile solo se le entrate dello Stato sono garantite da tasse (più) eque. 
  2. Il problema più grande è probabilmente la distanza tra ricchi e poveri.  Prima contromisura: un reddito di base garantito per tutti!” [Enfasi sull’autore]

Vision Table 3: Città, villaggi e quartieri sostenibili

Impulsi: Armin Bernhard & Andreas Flora, Moderazione: Margot Wittig & Gabriele Crepaz, Visualizzazione: Simon Bartmuß

PDF

Domande:

In quali luoghi vogliamo vivere? In luoghi intasati dal traffico, in luoghi divisi in funzioni individuali, in luoghi in cui le persone non possono più incontrarsi spontaneamente, dove la sicurezza pubblica è andata persa? In luoghi in cui mancano alloggi a prezzi accessibili?

Usiamo e consumiamo spazio, ma non c’è consapevolezza di ciò, non sentiamo le conseguenze delle nostre azioni. Dobbiamo domandarci cosa possiamo fare per assumerci questa responsabilità. Ci vuole una competizione positiva: non chiedete quale sia il Comune di maggior successo, ma chiedete quale sia il più sostenibile nell’utilizzo delle risorse!

Risultati:

In questo tavolo non sono state elaborate nuove grandi idee, ma sono state presentate molte proposte sensate per piccoli progetti, alcuni di questi già agli inizi (ad esempio la Latteria sociale in Val Venosta) e sono stati presentati anche progetti più grandi, che richiedono finanziamenti, nuove condizioni giuridiche e nuove forme di business e coesistenza, che portino a una maggiore responsabilità personale e possano essere gestite attraverso la partecipazione:

  • Spazi per incontri, che ognuno possa contribuire a modellare, giardini comuni al posto dei parcheggi.
  • Le città dei 5 minuti: tutti i principali servizi dovrebbero essere disponibili in tempi brevi per ridurre la mobilità non necessaria.
  • I vecchi percorsi e i percorsi di collegamento devono essere riattivati.
  • La gestione e il cohousing degli alloggi sfitti (alloggi comunitari) devono essere promossi attraverso programmi di sviluppo della comunità, con processi partecipativi.
  • I cittadini, ma soprattutto gli artisti e gli architetti dovrebbero essere coinvolti nella progettazione di spazi pubblici, che dovrebbero anche essere tenuti in gran parte liberi dal consumo.
  • La cultura edilizia deve essere promossa già nelle scuole e a casa.

È stato presentato un progetto concreto: il Klimawalddorf, che si basa su 4 pilastri: costruzioni in legno, riciclaggio, manutenzione forestale, tecnologia innovativa. Questa idea dovrebbe essere discussa più a lungo, poiché da un lato si basa sull’idea medievale del “roditore”, con cui si è occupata superficie insediata e guadagnato spazio economico, ma non si inserisce nel concetto della nuova legge urbanistica del “non utilizzare nuovi spazi verdi per gli insediamenti”.

E qualcosa a margine del tema: le piccole cooperative energetiche, che si occupano della produzione di elettricità “verde”, dovrebbero prendere piede in Alto Adige (sole e acqua).

Vision Table 4: Mobilità sostenibile

Impulso: Markus Lobis (kyklos), Selma Mahlknecht, Moderazione: Thomas Benedikter, Visualizzazione: Carola Kurz

PDF

Ecco alcuni punti dalla presentazione di Markus Lobis di kyklos.

“Cosa dobbiamo fare per trasformare lo spazio pubblico da zona di conflitto in spazio di sviluppo per la società e le persone?

  • Pianificazione della mobilità invece della pianificazione dei trasporti!
  • Comportamento sociale invece del “comportamento del traffico”!
  • Pianificazione territoriale di prossimità (evita l’obbligo di viaggiare a lungo, perché tutto ciò che deve essere raggiunto frequentemente non è lontano).
  • Forme di mobilità attiva e trasporti pubblici di prossimità per ridurre gli investimenti nel sistema automobilistico.
  • L’attenzione è rivolta all’essere umano!
  • La pianificazione territoriale e della mobilità consiste in processi socio-culturali”.

Vision Table 5: Agricoltura sostenibile e solidale

Impulses: Thomas Zössmayr & Daniele Piscopiello, Moderazione: Meike Hollnaicher,Visualizzazione: Vivian Rustige

PDF

Meike Hollneicher (#farmfluencers) riassume:“Il Vision Table Agricoltura sostenibile e solidale è stato aperto dagli iniziatori Thomas Zössmayr e Daniele Piscopiello. Entrambi hanno presentato i loro percorsi molto diversi verso la coltivazione di ortaggi e l’agricoltura solidale. Ispirato dai due agricoltori, un gruppo di lavoro di 11 persone interessate ha discusso per la prima volta degli ostacoli che frenano il cambiamento eco-sociale in agricoltura. Il gruppo di lavoro sottolinea soprattutto la necessità di sostenere l’approvvigionamento di prodotti locali da partedei privati, vale a dire la ristorazione. Proposte concrete sono state, ad esempio, il “RegioTag” nelle mense pubbliche, negli ospedali, ecc., in cui una volta alla settimana vengono cucinati solo prodotti regionali. Per quanto riguarda la sovranità alimentare è stata presentata una proposta sui negozi di agricoltori locali ed è stata avanzata un’idea in materia di logistica, perché in particolare l’agricoltura di montagna presenta gravi svantaggi quando si tratta della consegna dei suoi prodotti. Si pensava a un “Flixbus del cibo” in cui i prodotti degli agricoltori di montagna possono andare a valle e nel negozio degli agricoltori locali. Anche il legame tra agricoltori e gastronomia deve essere semplificato e rafforzato. Uno scambio di partner/prodotti online potrebbe essere d’aiuto. Inoltre, è stata discussa la già controversa monocoltura e si è convenuto che l’Alto Adige ha il potenziale, ma anche l’assoluta necessità di ampliare la propria gamma di prodotti agricoli. Una proposta concreta in questo caso è quella di una sovvenzione o un regolamento che specifichi l’obbligo di colture alternative per ettaro di superficie. I partecipanti al gruppo di lavoro erano diversi, giovani o esperti, interessati professionalmente o a titolo personale. Ciò ha creato un’atmosfera fantastica e produttiva.

Prospettive

In futuro cercheremo di separare la comunicazione tra i sostenitori dalla comunicazione pubblica (con i media) e il dialogo con i decisori politici.

Sostenitori e sostenitrici vogliono conoscere chiaramente le difficoltà che incontriamo per trovare il modo di superarle insieme. Vogliamo anche discutere di questioni in sospeso. Accogliamo con favore le discussioni controverse e costruttive nelle altre 5 Tavole Rotonde già programmate, nel Patto Contatto, ogni primo mercoledì del mese dalle17:30 alle 18:30 (prossimi appuntamenti il 7 aprile e il 13 maggio 2021), nei nostri gruppi di lavoro (attualmente: ‘Media’, ‘Policy Maker’ & ‘Supporter’) e trovare sinergie con i vostri eventi sui vostri canali, ai quali siamo felici di contribuire.

Sostieni il Patto futuro con il tuo nome e incoraggia altri a farlo:

 

Il cambiamento ha bisogno di molti!

Il vostro team del Patto per il Futuro

I nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno contribuito – specialmente i moderatori, gli iniziatori e i visualizzatori! E naturalmente a tutti i partecipanti e ai molt* sostenitrici e sostenitori che ci incoraggiano a continuare il nostro impegno. Grazie!

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Patto Contatto

Avete domande sul Patto per il futuro dell’Alto Adige? Volete discutere di una questione? Vuoi partecipare attivamente?

Offriamo il Patto • Contatto, un incontro informativo, di scambio e dialogo aperto la prossima volta il 9 marzo 2022 dalle 17:30 alle 18:30. Poi discuteremo con voi su come realizzare un consiglio dei cittadini sul clima in Alto Adige, simile a quello che è stato appena lanciato in Austria. Per portare avanti questo progetto in modo efficace, abbiamo bisogno di mani, cuori e menti nei nostri gruppi di lavoro AZIONE, REAZIONE e MEDIA. Siamo particolarmente felici di accogliere persone la cui lingua madre non è il tedesco, poiché questo manca nel gruppo di base. Cerchiamo anche persone con capacità giornalistiche per lavorare nel nostro MEDIA CIRCLE.

Naturalmente potete anche contattarci via e-mail → info@zukunftspakt-pattofuturo.org. → Zoom-Link

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Real Recovery Together

Round Table #1 2021

Come possiamo costruire insieme una società sostenibile, solidale e a prova di crisi

11 Marzo 2021, 18:00-20:00

Il  Recovery Plan secondo il Consiglio Europeo dovrà consentire agli “Stati membri ad affrontare l’impatto economico e sociale della pandemia di COVID-19, garantendo nel contempo che le loro economie intraprendano le transizioni verde e digitale e diventino più sostenibili e resilienti.”. Tutti i paesi europei sono chiamati a presentare i propri piani nazionali di ripresa e resilienza, indicando le riforme e gli investimenti previsti da qui al 2026. In totale sono stati stanziati 750 miliardi di €, di cui 209 per l’Italia e una quota rilevante anche per l’Alto Adige. La Giunta provinciale ha presentato a Roma 52 progetti i (PDF). Purtroppo questo “pacchetto di stimolo senza precedenti” sta per essere definito senza la partecipazione delle cittadine e dei cittadini.

Siamo convint* che un cambiamento veramente profondo verso una società sostenibile, solidale e a prova di crisi possa essere progettato soltanto con i cittadini e le cittadine.

Nel primo Round Table del 2021 vogliamo presentare come questa co-progettazione possa avvenire in Alto Adige, vi aggiorneremo su quanto fatto finora per promuovere un processo partecipato di trasformazione coinvolgendo la sfera politica e presenteremo delle possibilità di sviluppo concrete. Lavoreremo poi insieme in piccole sessioni di gruppo (Vision Tables) per delineare idee concrete di trasformazione ecologica e sociale in 5 diversi ambiti.

Per partecipare a una delle sessioni di lavoro, che si terranno in Zoom, vi preghiamo di iscrivervi entro le 24:00 di martedì 9 marzo.  L’iscrizione ai Vision Tables è aperta ad un massimo di 100 partecipanti. La prima parte della serata sarà aperta a tutt* e visibile su Youtube-Livestream (domande e commenti potranno essere apportati nella chat dal vivo).